Lavorare come Receptionist a Londra: l’esperienza di Maria

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Lavorare come Receptionist a Londra: Maria

Abbiamo intervistato Maria Deliso, giovane italiana che ha da poco trovato lavoro come receptionist a Londra.

• Ciao Maria, puoi dirci qualcosa di te?

Ciao! Mi chiamo Maria Deliso e vengo da Bari (Puglia). Vivo a Londra da quasi 2 anni e lavoro come receptionist da poco.

• Quali pensi siano le maggiori differenze tra la situazione del mondo del lavoro in Italia e a Londra?

La maggior parte dei datori italiani non dà la possibilità a noi giovani di svilupparci nel settore del lavoro. A differenza, Londra offre qualsiasi tipo di lavoro. È impossible non trovare lavoro a Londra, lo si trova solo se lo si vuole. Londra non solo ti offre la possibiltà appunto di lavorare e quindi guadagnare qualcosa da mettere da parte per un viaggio, etc ma ti offre anche la possibilità di aiutarti nel settore con un semplice training di due – tre settimane. Ciò che in Italia non si vede assolutamente.

• È stato difficile trovare casa a Londra? Come hai fatto? 

A mia fortuna ho un fidanzato che viveva già qui quando mi sono trasferita, quindi non ho avuto molta difficoltà nel trovare casa. Ci sono state situazioni in cui dovevamo cambiare casa ed è stato difficile, perchè devi pensare a tutto: costi per il deposito più il costo per il primo mese. Il trasloco. Le spese. La perdita di tempo che lasci per rilassarti invece hai tanto da organizzare. Un consiglio che posso dare a chi decide di trasferirsi è di organizzare il tutto almeno 3 – 4 mesi prima.

• Quanto è importante il livello d’inglese per poter lavorare a Londra?

Siamo a Londra. L’ inglese è la lingua principale. Ovviamente per chi -come me- viene da un Paese diverso: non dobbiamo sapere tutto, ma almeno le basi d’inglese in modo da farci capire.

Pensi che in generale valga la pena di lasciare l’Italia per trasferirsi a Londra? E perché? 

Se hai una mentalità aperta, sì, penso che valga davvero la pena di lasciare l’Italia. Ma non solo l’idea di trasferirsi a Londra, ma di viaggiare! Io sono una di quelle persone che hanno viaggiato: sono stata 10 mesi in Irlanda. Ero giovane – appena 19 anni – ed è stata una delle esperienza più belle che abbia mai vissuto! In fin dei conti se non lasci l’Italia non scoprirai mai il mondo, cosa c’è dopo il confine e fidati, ne vale davvero la pena!

• Quali sono gli aspetti di Londra che ami di più e quali quelli che non sopporti?

L’aspetto che amo di più di Londra è la sua bellezza in sè. Il London Eye, il Westminster, il museo, l’acquario, le strade. Ciò che piace di meno è forse il fatto che qui quando ti ammali e dimostri di esser stata malata e porti a lavoro un documento del medico, i datori di lavoro ti sottovalutano e non ti prendono sul serio.

• Cosa consiglieresti a chi vorrebbe trasferirsi a Londra per trovare lavoro?

A chi volesse trasferirsi a Londra consiglierei di avere le idee chiare su cosa si vuole fare, dove voler vivere, avere delle conoscenze liguistiche molto buone e soprattutto essere pronti a tutto quello che potrebbe succedere ed avere sempre un secondo piano.

• Qual è il segreto per “sopravvivere” all’impatto con Londra, adeguarsi alla città ed -eventualmente- imparare ad amarla?

Non credo ci sia alcun segreto per sopravvivere. Bisogna sapere molto bene cosa si vuole. Penso che ci si adegui molto facilmente ad una città come Londra. Ci sono così tante cose da fare, da cose da vedere, imparare nuove culture e, perché no, anche una nuova lingua! Arriverà il momento in cui dirai a te stesso “Questa è la mia città, Londra è il mio futuro!“.

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