Una nuova vita a Londra: intervista a Benjamin

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Ben: “In Francia il lavoro non manca”, Londra è un’esperienza di vita. 

Non tutti i giovani europei scappano a Londra alla ricerca di un lavoro, ci sono situazioni dove la ricerca di un futuro migliore è fondata su una crescita di esperienze con l’obbiettivo di fare ritorno quanto prima al paese d’origine o se le condizioni vissute appagano, a restare tempo indeterminato nella capitale inglese.
Questa settimana abbiamo incontrato Benjamin, un ragazzo francese di 25 anni che ha appena terminato un master in contabilità a Montpellier, la città in cui è nato e cresciuto. Da una settiamana si è trasferito a Londra, con l’interesse di migliorare la propria lingua e convalidare il suo master non risconosciuto in inghilterra. Benjamin, lungo il tragitto che abbiamo percorso tra Soho e Covent Garden, ci spiega che in Francia non è molto difficile trovare lavoro, soprattutto nel suo campo, dove la richiesta è alta e le possibilità di inserirsi sono le più svariate.
Nonostante non ci siano grossi problemi di lavoro Ben, come moltissimi altri francesi, se dovesse trovare una buona posizione lavorativa si trasferirebbe molto voltentieri nella città londinese, una metropoli che non è poi così distante dalla famiglia e che attuamlmente gli offre un sacco di opportunità ed esperienze che potranno in futuro migliorare la sua posizione professionale.
Certo, come ogni cambiamento basta abituarcisi, una settimana è davvero poco per capire come muoversi e quali siano davvero le peculiarità, ma Londra è sempre pronta a rivelarsi sotto ogni aspetto anche se Ben, come chiunque provenga da fuori, la prima cosa cui si rende davvero conto è l’alto costo della vita della città e soprattutto, quello dei trasporti.

Londra è comunque una città che si rivela subito, gioca a carte scoperte, scopre giorno per giorno assi, fanti, jolly e in molti casi anche re di cuori.

E’ una città dove “il tempo è denaro” non è un detto di quartiere ma una realtà, si è stipendiati a ore, con un onere che va in rapporto alla professione, e si è pagati in merito agli alti costi della vita, per questo chi la vive va sempre di fretta, il mondo della tube è un concentrato di podisti che pretendono la corsia preferenziale nella parte sinistra delle scale mobili, i conducenti dei bus sono dei piloti da circuito pronti a tutto pur di rispettare gli orari stabiliti, i ciclisti sono pedalatori folli che di rado usano i freni, gli automobilisti hanno il semaforo giallo all’esaurire del rosso avvisandoli di prepararsi a dare immediatamente gas al via, così, giustamente, sfrecciano rallysti per le strade ed i pedoni, in questa continua sfida urbana, non si fanno certo mettere in piedi in testa, non sempre attendono che il semaforo pedonale scatti verde per attraversare, ma in una città dove i calcoli matematici del tempo sono alla base del proprio salario si lanciano con scatti fulminei tra le corsie, tra i clacson degli automobilisti sfidati, con le tecniche imparate al videogioco degli anni ‘80 The Frog e per prima cosa, se in questa città si è deciso di vivere o di passarci lungo tempo, è bene imparare trucchi e segreti di come attraversare la strada a semaforo rosso, perché dolente o nolente, diventerà un’abitudine voluta dalla necessità.
Ma questo Ben lo capirà col tempo, diamogli tempo di trovarsi una sistemazione adeguata, quei venticinque pound al giorno che gli marmellano in un ostello per vivere in stanza con otto persone si trasformeranno in circa centotrenta pound a settimana per una stanza in terza zona con cui dovrà condividere insieme ad altre 4 persone il resto del mini appartamento, in molti dei casi senza nemmeno la living room e come tutti si farà un giro di amici, che probabilmente vedrà qualche volta, perché il mese seguente conoscerà altre persone, cosicchè frequenterà qualcun altro, poi si sentirà solo, poi conoscerà nuova gente e così via.

Perché alla base di una partenza c’è la voglia di conoscere, di scoprire, di acquisire nuove conoscenze fatte sulla pelle di nuove esperienze, Londra è un concentrato di popoli in cui tutti vogliono migliorarsi, dove la sfida è il segreto per sopravvivere e se si hanno venticinque anni, quando il nastro del registratore marca quelle tracce indelebili che rimarranno sempre di sottofondo, non importa da quale paese provenga, se hai scelto Londra, che nel tuo futuro ci sia scritto di fermarti qui per il resto della tua vita o che stai solamente caricando lo zaino di esperienze da portarti via, hai scelto sicuramente la città giusta per costruirti una visione diversa di te stesso in questo mondo che sempre ti metterà alla prova, ma soprattutto sarai la nuova luce che illuminerà il nuovo domani.

Martino Serra

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