La Gran Bretagna uscira’ dall’Unione europea

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Gran Bretagna uscira’ dall’Unione europea

La Gran Bretagna uscira’ dall’Unione europea. Non e’ piu’ una possibilita’. Oggi e’ diventata certezza. La notizia e’ stata paragonata, per importanza, a quella della caduta del muro di Berlino.

La decisione presa dal 52% dei cittadini britannici avra’ ripercussioni a livello internazionale. Le prime conseguenze sono state il crollo della sterlina e le dimissioni del Primo ministro David Cameron.

Nel 2015 330.000 connazionali si sono trasferiti oltre la Manica e gli italiani rappresentano uno dei gruppi di immigrati piu’ numerosi (secondi solo a polacchi e rumeni).

Quale sara’ il loro futuro, ora che non vivranno in un paese appartene all’Unione europea? Le prime persone con cui ho parlato questa mattina hanno ovviamente mostrato preoccupazione a riguardo. Molti aspetti della loro vita cambieranno radicalmente, anche se nessuno sa ancora con quale intensita’.

Sono molti gli studenti italiani che decidono di iscriversi ad uno dei tanto ambiti college inglesi. Seppure non e’ sicuro, in futuro potrebbe diventare un sogno irrealizzabile per molti, in quanto potrebbero essere equiparati a quelli extra-europei, con un aumento della retta di circa 25.000 sterline. L’altra faccia della medaglia, ovviamente, e’ che la svalutazione della sterlina renderebbe Londra piu’ accessibile economicamente, nel senso che, col cambio favorevole, vitto e alloggio diventerebbero meno cari.

Per i lavoratori stranieri, il futuro si e’ improvvisamente trasformato in una grande incognita. La maggior parte delle grandi catene e delle strutture alberghiere funziona grazie all’assunzione di lavoratori europei. Nonostante il leader dell’UK Independence party Nigel Farage abbia ribadito che gli stranieri gia’ residenti nella Gran Bretagna dovrebbero aver diritto a rimanere, nessuno conosce i criteri secondo i quali questo concetto verra’ tradotto in termini legislativi.

Farage ha inoltre dichiarato che oggi dovrebbe essere celebrato come “Independance day” per la Gran Bretagna. In un mondo in cui le alleanze internazionali sembrano essere l’unica opzione, mi chiedo se ci siano veramente i presupposti per festeggiare (e’ doveroso sottilineare che “l’Independance day” piu’ famoso, riguardava proprio il distacco degli Stati Uniti dall’Impero britannico).

Un’altra grande preoccupazione per gli immigrati e’, ovviamente, il diritto di usufruire del sistema sanitario gratuitamente. Una cosa e’ certa: la promessa fatta ai cittadini di investire nell’NHS i soldi destinati all’UE, non sara’ rispettata. Cio’ metterra’ ancora piu’ pressione sul sistema sanitario nazionale e porra’ i politici davanti a delle scelte.

Sembra che l’uscita della Gran Bretagna dall’UE avverra’ nei prossimi 2 anni. Nel frattempo, e’ certo che molti immigrati europei correranno ai ripari, cercando di ottenere la cittadinanza britannica (a meno che il nuovo Governo decida di cambiare repentinamente le regole).

La verita’ e’ che gli esponenti politici che hanno spinto per l’”OUT” hanno raggiunto l’obiettivo a breve termine che si erano prefissati, cioe’ vincere il referendum. E’ lecito chiedersi se saranno in grado di gestire nel migliore dei modi una situazione unica come quella in cui ci siamo svegliati questa mattina.

Rossella Chiodini 

Nota: Italiani Londra Blog invita tutti gli italiani che hanno intenzione di venire a Londra per studio o lavoro / stage a non preoccuparsi, prima di tutto perché il Referendum ha dato il proprio esito, ma ancora passerà del tempo prima che il Regno Unito lasci ufficialmente l’Unione Europea (per almeno altri due anni).

 

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